Per tutti i curiosi (meno uno o due...)

Scusa Niky non prende il cell qui in parte al computer... Ogni tanto mi arriva il messaggio che m'hai fatto lo squillo... Dopo te lo faccio, promesso...
Oggi è una giornata un pò strana, mi sento malinconica.
Vorrei che qualcuno mi stringesse forte... Ho bisogno di affetto.
Forse tu non lo sai, perchè non credo che tu abbia lettotutto il blog, ma c'è una persona di cui sono innamorata... Da molto, molto tempo... Anche se la conosco da poco. All'inizio non accettavo i miei sentimenti, non capivo da cosa potessero nascere, e ho cercato di rifiutarli... Poi mi sono resa conto che crescevano a dismisura, non li controllavo più, ed ero innamorata di un ragazzo di cui non conoscevo neanche il nome. Mi sono chiesta tante volte il perchè... Perchè i miei sentimenti erano così intensi se neanche sapevo chi era? Mi preoccupavo un pò, credevo che fosse una cotta stupida. Poi è passato tanto tempo... e ho imparato ad accettare i miei sentimenti. E ho iniziato a riflettere su un'altra cosa. Possibile che anch'io, o qualsiasi altra persona, potesse far provare ad un perfetto sconosciuto sentimenti così enormi? Magari passeggiamo per strada, chiaccherando allegramente con le nostre amiche, e nel giro di mezzo secondo, senza neanche accorgersi, sconvolgiamo la vita di qualcuno, per il solo fatto di esistere.
Mi ricordo perfettamente il giorno in cui ho avuto il colpo di fulmine: era il 23 settembre 2005, e avevo 13 anni.
Era circa l'una e mezza, eravamo appena usciti da scuola, faceva un caldo terribile e mi sono seduta sul marciapiede ad aspettare il pulman (al tempo i pulman della sab si fermavano nello stesso posto di quelli della locatelli). Poi ho visto un mio compagno di classe dell'epoca chiaccherare con un suo ex compagno (ma questo l'ho saputo dopo), insieme ad alcune mie compagne. Non ho realizzato subito cosa fosse successo. Mi è mancato il respiro, il mio cuore s'è fermato per un secondo, e ho dovuto distogliere lo sguardo. Poi l'ho rialzato, e l'ho fissato dritto negli occhi. Non ho capito più. Ero come in apnea, un limbo perfetto dove potevo perdermi.
Per tutto l'anno scolastico ho combattuto contro ciò che provavo. E' stato un giorno dell'anno seguente a farmi capire che oramai non c'era più niente da fare: avevamo appena avuto laboratorio, e al cambio d'ora (forse era l'intervallo) stavamo tornando in classe... Avevo detto giusto una settimana prima al mio migliore amico ciò che provavo, e ne stavamo parlando un pò. C'era un casino di gente in giro per la scuola, quando a un certo punto mi sono bloccata a metà di una risata e ho detto, tutta seria: "E' qui". Il mio amico s'è guardato un attimo in giro e mi fa: "No che non c'è", e io: "Fidati, lo sento". Neanche un secondo dopo una persona davanti a noi s'è spostata, e lui era lì, davvero.
Quel giorno mi sono arresa ai miei sentimenti. E all'inizio della terza ho capito che non potevo più solo amarlo da lontano, l'avrei rimpianto per sempre poi. Così sono andata per tentativi. Non avevo (e non ho) abbastanza coraggio per andargli a parlare... Quindi non sapevo che cosa fare. Poi è saltato fuori che un mio compagno di classe prendeva il suo stesso pulman, e che avrebbe provato a parlargli. Non sapevo se fidarmi di lui (per motivi che magari racconterò un'altra volta), ma alla fine m'è sembrata la cosa più sensata da fare. Mi sbagliavo, non dovevo fidarmi. Proprio una settimana prima del mio compleanno ha iniziato a dirmi bugie, e io mi sentivo male. Ho tagliato i capelli, e non avevo più allegria. Ho cercato di concentrarmi su altro, ma non ci riuscivo, così ho trovato un conforto cancellando tutto. Non esisteva più nè gioia nè dolore, nè odio nè amore. Era solo il vuoto. Con il senno di poi, ho capito che era la cosa sbagliata da fare, ma sono sicura che lo rifarei ancora. Quando vengo ferita tendo a chiudermi a riccio, e a oscurare non solo le luci degli altri, ma anche me stessa. E' stato un mese in cui non brillavo più.
Poi ci hanno dato gli annuari. Sotto il suo nome, un numero di telefono. Ma non ero ancora in grado di reagire, persa nel mio nulla. Però, a mezzanotte del 31 dicembre, ho sentito qualcuno che diceva: anno nuovo, vita nuova. Ho voluto crederci anchio, e ho mandato un messaggio. E ora sono tornata a risplendere, per chi vede la mia luce. Sto aspettando l'estate, con il sorriso sulle labbra. Sono molto più allegra, e ho perdonato pure il mio amico (dopotutto, aveva dei motivi, che già sapevo in parte, ma mi rifiutavo e mi rifiuto tutt'ora di accettare. Ma questa è un'altra storia).
Scusate questo post enorme! Ma sapevo di non dover tralasciare nulla ^_^
Ho iniziato a scriverlo per raccontarlo a Niky, ma ora chiedo a tutti: cosa ne pensate? Commentate commentate... Anche mandandomi mex per chi non può lasciare commenti sul blog...
Mando un bacio a tutti! Ciao ciao!